Il romanzo di Romain Gary, pubblicato in Francia nel 1975, adattato per il cinema poco dopo e ancora vitalissimo nel suo racconto di vite sgangherate e di storie d’amore e grazia, è il punto di partenza di una grande prova d’attore di Silvio Orlando. Con leggerezza e ironia, lo spettacolo disegna le contraddizioni di un’Europa che appare piccola e claustrofobica, troppo spesso colpevole di dimenticare i più deboli.