“Le regole per vivere”, una delle commedie più clamorosamente comiche rappresentate a Londra degli ultimi anni, mette in scena un pranzo di Natale di una famiglia particolarmente logorata: genitori anziani ormai incrostati di manie e di abitudini, figli non più giovanissimi gonfi di rancore nei confronti di papà e mamma, incastrati in relazioni di coppia a dir poco complicate e frustrati da vite professionali che non hanno avuto il fulgore previsto in gioventù. Tutti quanti fortemente caratterizzati da modalità di comportamento che fanno di loro delle “maschere” profondamente umane e in cui è molto facile riconoscersi. L’autrice Sam Holcroft riesce a costruire una impressionante e originale macchina teatrale: mette noi spettatori in una condizione di gioco attivo comunicandoci, con scritte e cartelli, determinate caratteristiche dei personaggi legate a tic e nevrosi che li determinano.
Una sorta di dissezione dei comportamenti e delle relazioni, che produce un’architettura comica di incredibile efficacia. Una festa consueta che pian piano diventa una disastrosa giornata particolare.